"Il jazz, quella musica venuta dall'Italia". Sembra prorpio abbia origini siciliane il primo documento riguardante la musica Jazz.
Nick La Rocca (New Orleans, 1889 – Roma, 1961), al secolo Domenico La Rocca, è un italo-americano nato da genitori siciliani. Il 26 febbraio 1917 realizza per la Victor Talking Machine Company la prima registrazione della storia del jazz: Livery Stable Blues. Si tratta di un brano in perfetto stile Dixieland che, insieme a Tiger Rag, costituisce uno dei suoi pezzi più famosi.

Durante l'infanzia il padre Girolamo critica la passione del figlio ostacolando la sua formazione. Sarà infatti solo dopo la sua morte che il ragazzo ormai quindicenne si dedicherà pienamente alla musica.

Nick, cornettista ma anche compositore, compie questo traguardo assieme alla propria band: la Original Dixieland Jazz Band. Il gruppo di New Orleans fu di forte influenza per le generazioni successive di musicisti, tra cui Bix Beiderbecke. Fece una comparsa nel film The Good For Nothing del 1917.

I cinque musicisti, inizialmente ingaggiati nella Papa Jack Laine Band, costituivano un perfetto mix di differenze culturali e sociali. In una cartolina promozionale del 1918 possiamo notare l'italiano Tony Sbarbaro alla batteria, Edwin "Daddy" Edwards al trombone, Nick La Rocca alla cornetta, Larry Shields al clarinetto ed Henry Ragas al pianoforte.

Una curiosità sul nome del gruppo offre interessanti informazioni sull'etimologia della parola Jazz. Il nome, che in origine era Original Dixieland Jass Band, in seguito fu ritoccato sostituendo J-ass con J-azz. La modifica, apportata a causa del pudore di allora, avvenne attorno al 1917 ed è visibile in numerosi manifesti dell'anno seguente.

L'appello dell'Unesco è chiaro: circa metà delle seimila lingue parlate in tutto il mondo è a rischio estinzione entro fine secolo. Tra queste ci sono anche il napoletano, il sardo e il siciliano.
Perchè l'Unesco lancia questo allarme? Il prossimo 21 febbraio si celebrerà la giornata dedicata alle lingue materne. 
Una lingua non è solo uno strumento per comunicare. E', prima di tutto, la somma di particolarità culturali, di ricchezze uniche al mondo.

Le guerre (che distruggono le popolazioni), domini militari, economici, culturali, religiosi sono le principali minacce delle lingue nel mondo. Ci sono lingue dominanti (come l'inglese, per esempio) che minano le altre meno parlate. 
E' necessario che vengano portate avanti politiche culturali che possano dar nuova vita all'uso delle lingue madri, anche le più piccole (come il sardo, per esempio). 

Sono trenta in Italia le lingue a rischio d’estinzione. Eccole:  sardo campidanès, cimbriano, corso, emiliano, faetar, francoprovenzal, friulano, galo-siciliano, sardo galurès, gardiol, griko calabrès, griko salentino, ladino, ligur, sardo, logudorès, lombardo, mòcheno, croata molise, piamontès, resiano, romanì, sasarès, siciliano, napolitano-calabrès, toitschu, veneciano, yiddish, alemànico, alguerès, provenzal alpino, arberès, bavaro.

Sono colpevoli di aver fatto un disastro (che ha causato la morte di migliaia di persone) con la "polvere mortale" dell'amianto. Così il Tribunale di Torino ha condannato a 16 anni di carcere i vertici dell'azienda multinazionale Eternit, lo svizzero Stephan Schmidheiny, di 65 anni e il barone belga Louis De Cartier De Marchienne, di 91. I reati contestati sono quelli commessi dal 1991 nelle fabbriche di amianto di Casale Monferrato e Cavagnolo, in Piemonte.

Secondo i giudici c'è stato un disastro doloso (cioè fatto con consapevolezza) ed è stato fatto poco per risolvere il problema non solo nelle fabbriche ma anche nei centri che ospitavano gli stabilimenti.

E' stato accertato come le fibre di amianto possano far venire il tumore al polmone. A scoprirlo, negli anni Sessanta, fu lo scienziato Irving Selikoff. Inoltre, le fibre si possono disperdere in aria: respirarle porta all'asbestosi. Questa è stata la prima malattia accertata in Italia per cause di lavoro.

Ne è stato fatto un grande uso per l'isolamento termico per la sua grande capacità di resistere ad alte temperature. Veniva usato in casa e nel settore industriale. Dal 1992 è vietato il suo uso in Italia.

L'amianto (o absesto) è il nome col quale si definisce un insieme di minerali. Eternit è il nome dell'azienda che ha prodotto il materiale cancerogeno.

Eternit Italia aveva alcuni stabilimenti di amianto a Casale Monferrato (in provincia di Alessandria), dove sono state accertate circa 1.600 morti (lo stabilimento è stato chiuso nel 1986), Cavagnolo (in provincia di Torino), Rubiera (in provincia di Reggio Emilia) e Napoli-Bagnoli.

In totale saranno dati 80 milioni di euro di indennizzi. Venticinque milioni di euro andranno al Comune di Casale Monferrato e 20 milioni di euro alla Regione Piemonte. Il Comune di Casale aveva accettato un primo indennizzo che la società aveva proposto e che ammontava a 18 milioni di euro. Poi, però, dopo le proteste cittadine, è stato costretto a rifiutare. Ai malati e alle famiglie delle vittime andranno intorno ai 30mila euro ciascuno. Quindici milioni di euro andranno all'Inail (l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) e 4 milioni di euro andranno al Comune di Cavagnolo.